grande fiore! grazie per l'ottimo reportage! sei sempre presente "sulla notizia"
accidenti quest'inverno sembra che nn siano solo i paesi di montagna alle prese con le slavine, anche noi qui in pianura abbiamo le nostre frane, sarà causata dalla pioggia? il distacco del masso sembra una roba nn da poco date le dimensioni...
la Pro Loco ha fatto e sta facendo di tutto e di piu... ha inviato lettere ai comuni, in regione ed altro ancora... sono stati pubblicati anche degli articoli sul giornale di Vimercate, su merateonline e tutti promettono, nessuno fa nulla... alcuni di noi hanno pensato di smuovere ulteriormente le acque, andando a striscia la notizia...purtroppo altri non sono d’accordo... quindi, oltre a cio’ che è stato fatto nell’immediato (vedi sopra) al momento stiamo ancora discutendo sul da farsi...
...e se facessimo una specie di "referendum" sul Forum, chiedendo chi è d’accordo sul portare la notizia a striscia?
Oppure divulgate il piu’ possibile questo problema, tramite internet e vediamo cosa succede
P.S. a tutti quelli del Forum: scrivete...scrivete...scrivete e divulgate le vostre opinioni sul tema che sta sul "tappeto"... Ne faremo un libro da pubblicare o da inviare a chi di competenza e, scusate se mi ripeto, pensate al territorio non al colore della bandiera
Il vero problema (voci di corridoio) è che deve fare l'opera di ripristino. Mi risulta che esista un contenzioso fra il Comune e la proprietà del terreno, per cui i tempi diventeranno biblici. Bye Alberto
Il vero problema (voci di corridoio) è che deve fare l'opera di ripristino. Mi risulta che esista un contenzioso fra il Comune e la proprietà del terreno, per cui i tempi diventeranno biblici. Bye Alberto
Ricordiamo a tutti che il tratto della strada Alzaia tra la centrale Bertini e il Santuario della Rocchetta, è tuttora interessato da una frana attiva e sussiste pericolo di crolli e caduta massi. Il Sindaco ha ritenuto opportuno emettere un'ulteriore ordinanza http://www.comune.cornatedadda.mi.it/allegati/Alzaia%2092%20300610.pdf ad integrazione dell'ordinanza n. 10 del 07.02.2009.
Quello che vedete, nel post sopra..., è il nuovo cancello che il Comune ha installato per vietare l’accesso al percorso soggetto a frane.
Come molti sapranno, a febbraio di quest’anno, nel tratto tra le centrali Bertini/Esterle e la Rocchetta, si è verificata una frana…… che rende pericoloso il tratto in questione.
Sarebbe troppo lungo cercare di spiegare qui quanto è stato detto tra Regione, Comune, Responsabili del Parco Adda e Edison (proprietaria delle centrali)….sta di fatto che dopo incontri, riunioni, dibattiti….la palla sta ancora “rotolando” da una parte all’altra dei vari campi (permettetemi la metafora).
Certo la cosa piu’ sensata sarebbe che le varie parti, senza farsi palleggiamenti, si mettessero d’accordo e in sinergia provvedessero alla messa in sicurezza del tratto, permettendo cosi’ ad abitanti del luogo, turisti (garantisco che ce ne sono ed arrivano da ogni parte d’Europa) e scolaresche possano godere di questa zona del lungo Adda tanto cara anche a Leonardo Da Vinci……..purtroppo non fa parte del DNA degli italiani riuscire ad arrivare ad una soluzione in brevi tempi e ......... con l’accordo di tutti….pazienza….
Non dimentichiamoci che tra qualche anno ci sara’ l’Expo’ …. quale migliore occasione per incentivare i turisti che arriveranno a godere di questa meraviglia?
Cosi’, per vedere se si riesce a velocizzare la cosa, chiederei, a tutti i frequentatori del lungo Adda, di evitare di scavalcare il cancello a rischio della propria incolumita’ ed a volte anche di quella dei bambini che hanno appresso (primo negativo insegnamento del rispetto dei divieti….. inutile lamentarsi della mancanza di educazione degli extra comunitari se siamo noi i primi a dare il cattivo esempio) ma di far sentire la propria voce ed il proprio rammarico per:
1) la lungaggine dei tempi
2) l’inutile burocrazia
3) il palleggiamento del problema
4) il lievitare dei costi piu’ il tempo passa
ognuno di voi scelga il modo che ritiene piu’ opportuno (internet, mail, sms, posta, giornali….ecc….ecc…) ma sempre in un modo civile e pensando al territorio da salvaguardare e non al proprio tornaconto.
“Diamine” gli antichi romani costruivano un ponte in pietra in dieci giorni ..e alcuni di quei ponti ci sono ancora oggi…..e noi “era moderna ed emancipata” non sappiano mettere in sicurezza un piccolo tratto di Alzaia