Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di daniele10 (del 27/04/2008 @ 11:49:56, in video, linkato 1178 volte)
Articolo pubblicato il 13/4/2008
Dall'archivio di videocassette 8mm ho ripescato alcuni filmati realizzati nel giugno del 1996. Giancarlo ha parteciapato con tutti gli amici a 2 addi al celibato: la cena in cascina per Graziano, il weekend a Rimini-Riccione per il Fluido. Invito tutti i partecipanti a lasciare un loro ricordo raccontando quanto successo sopratutto nel weekend del 15-16 giugno. Cena per l'addio al celibato di Graziano Addio al celibato FluidoCorreva l'anno 1996 e grazie ad un idea di Teo alle 6 del mattino del 15 giugno un gruppo di amici si è presentato , all'insaputa del festeggiato, a casa del futuro sposo per portarlo a trascorrere un weekend a Riccione (o Rimini nn ricordo). Gli amici sono: teo, daniele, giancarlo, marcello, marco. Tra sole, mare, scherzi, partite di football sulla spiaggia, cena, birre, pattini, pipe, videogames... qualcosa siamo riusciti a filmare.
Parte 1 IL "RAPIMENTO" Parte 2 IL VIAGGIO AGGIORNAMENTO DEL 27/4/2008 Parte 3 RIMINI e RICCIONE AGGIORNAMENTO DEL 1/5/2008
in fase di caricamento su youtube gli ultimi 3 video dell'Addio al celibato del Fluido Parte 4 SALA GIOCHI VIDEOGAMES ANNI '90 clicca qui per vedere il video Parte 5 POMERIGGIO A RIMINI E PRIMA PARTENZA
clicca qui per vedere il video Parte 6 RITORNO A RIMINI E RIENTRO A CASA
clicca qui per vedere il video
Di maria (del 25/04/2008 @ 15:13:19, in dBlog, linkato 1150 volte)
Vi segnaliamo che una delle opere di giancarlo è esposta questo week end nella sezione pittura del concorso in oggetto. Trovate tutti i dettagli sul sito www.premioagazzi.itL'esposizione si trova presso le Scuole Medie Statali di Mapello (BG).
Di paola (del 21/04/2008 @ 20:47:33, in dBlog, linkato 1235 volte)
A quasi un mese dalla tua scomparsa e a un giorno dal mio rientro ‘ufficiale’ ad una vita pseudo normale -oggi ho ricominciato a lavorare- eccomi di nuovo qui, seduta nel tuo studio, a raccontarmi, a raccontarci.
Mi sono ripromessa alcune cose, che a fatica sto portando a termine, come aver disfatto la tua valigia e costringermi a lavare, poco a poco, le tue cose (per non finire una maniaca feticista), dormire timidamente da sola, non come facevi tu nel centro del letto a braccia aperte, ma nel mio angolino, cenare in solitudine nella nostra cucina, venire a trovarti tutti i giorni, ma solo per pochi minuti, perché lì, al cimitero, non c’è niente che mi parla di te, passare un po’ di tempo, ancora troppo poco, in profonda solitudine... Poi ci sono i progetti a più lunga scadenza, come riordinare le tue e le nostre foto in un ‘book’ (tu l’avresti chiamato così), o appendere su quella parete che avevamo da poco deciso di colorare di fucsia alcune tue magliette storiche (su suggerimento di un tuo caro amico che sicuramente mi aiuterà a non rovinare tutto), o non ultimo costringermi alla convinzione che questo mio dolore abbia un senso, ma aiutami a scoprire quale. Nient’altro per ora, del resto la persona creativa delle due non ero io.
Scrivere mi aiuta a riordinare le idee, invece tu mettevi tutto insieme, come veniva, veniva… perché a te le cose piaceva raccontarle, con quella tua voce indimenticabile che risuona in tutti noi e quella risata inconfondibile che, anche quando mi ero imposta di tenerti il muso, riusciva sempre a contagiarmi.
Pensavo di non riuscirci più a ridere e invece mi sono sorpresa a sorridere nel rivedere certe tue foto e quei video pubblicati sul blog e, addirittura, a ridere di gusto ai racconti dei tuoi amici su di te, quasi tutti già noti, ma ogni volta così divertenti.
E quando li rivedo qui, i tuoi amici, mi sembra di riconoscerti in ognuno di loro, mi fa così bene che continuino a venirmi a trovare.
Li sto aspettando anche ora, vengono a fare delle foto alle tue opere, le hanno chiamate così…certo che adesso ti stanno, anzi ti stiamo, facendo passare per un grande artista, mi sa che dovrò rimettere mano alla tua biografia, quella che mi avevi aiutato a scrivere con la tua preziosa collaborazione “allora, mettici anche di quella volta che…perché,nel senso…” ma poi ogni cosa prendeva veramente un senso, quello che gli davamo noi, insieme.
E ora le cose che avevano senso solo per noi due sono rimaste a me soltanto, spero di riuscire a conservarle tutte. E ancora l’ansia di non farcela… forse continuerò a scrivere, non lo so, non sono tanto una di “diari” ma -come solo tu sai- avevo l’abitudine di scriverti nei lunghi periodi senza di te. Ora mi dico che da lassù stai con me anche dove prima non potevi arrivare; in macchina, tornando da scuola, mi sono detta che oggi, in classe, hai assistito per la prima volta “dal vero” ad una mia lezione, e da oggi non ci sarà più bisogno che ti racconti, come delle volte mi pregavi di fare “Dai, racconta cosa è successo oggi a scuola” quasi a volerti rivedere in qualcuno dei miei alunni. Sì, perché gli anni della scuola sono stati per te una meraviglia (ho chiesto ad Ale di scrivere una memoria, ma niente promesse per ora)
Ma ora mi fermo qui, perché leggere non era proprio il tuo forte, nonostante le ardue imprese da te cominciate e mai finite (tipo leggere la bibbia!), ma dicevi che prima o poi le avresti portate a termine. Chissà…
Paola ….Paola…Paola… (mi sembra di sentirti quando io, arrabbiata, non ti rispondevo e tu, imperterrito, continuavi a ripetere il mio nome)
Dal nutrito archivio di Paola ecco l'ultimo ritrovamento per tutti gli amici del blog, altro materiale inedito è in fase di scansione. Intervista rilasciata in "forma anonima" da giancarlo a "e20" (se nn erro rubrica del Giornale di Merate/Vimercate), in occasione della manifestazione "Mettiti in Mostra '99" clicca qui per visualizzare/scaricare e leggere l'articolo (file jpg 900x2000)
Di daniele10 (del 15/04/2008 @ 13:43:15, in dBlog, linkato 1155 volte)
Per molti di noi questa è stata l'ultima giornata sulla neve con Giancarlo. Ci ricordiamo con che "entusiasmo coinvolgente" ha invitato tutti. La sera prima ci siamo ritrovati per la classica pizza d'asporto a casa di giancarlo e paola. Alcuni amici sono stati "costretti" a dormire a casa sua per poter essere puntualissimi alla partenza del mattino successivo. Eccolo qui mentre prova un salto. Presto pubblicheremo tutte le fotografie e i video.
Ecco il video relativo al "rapimento" del Gianka per trascinarlo al suo addio al celibato 2006Spiega daniele e giovanni decidono di "rapire" a sorpresa il ns eroe per portarlo a sua insaputa in una località segreta. il piano consiste in: fase 1. venerdì - rapimento del soggetto - trasferimento a viverone fase 2. sabato - wake tt il giorno - sera finto rientro a casa - festa con tutti gli amici Il video si riferisce alla fase 1 "rapimento del soggetto" è sabato sera, ore 18 circa, maria, giovanni e daniele si preparano con tuta da rapitori e cercano giancarlo girando in auto per cornate d'adda vestiti come nel filmato. Grazie ad una fitta rete di informatori del ghetto cornatese arriva la soffiata: "... il soggetto è dal dentista" La squadra operativa si apposta in una traversa di via puccini, furgone in vista, compiti assegnati! daniele: armi (pistola automatica) giovanni: driver (suv corazzato) maria: riprese video (quelle che vedete) Tutti avevamo un nome in codice: pertini, cossiga e.... nn mi ricordo forse scalfaro. Vi lascio pensare cosa hanno detto o pensato le, fortunatamente poche, persone che ci hanno visto conciati i quel modo in auto. ore 18.40 il soggetto esce dal dentista e si muove a bordo del furgone! dopo aver accertato che non ci fosse la scorta ci lanciamo all'inseguimento, all'altezza di via ambrosoli con luci abbagliati, armi in pugno fuori dal finestrino, tagliamo la strada al furgone del gianka! porte spalancate e fuori tutti. armi in pugno tiriamo giù di forza dal furgone, lo immobilizziamo, lo mimetizziamo, lo costringiamo a bordo del ns veicolo. cossiga e pertini lo tengono in ostaggio mentre scalfaro prende possesso del furgone, indi ci didigiamo presso l'abitazione di dante dove parcheggiamo il furgone, gli facciamo raccogliere gli effetti personali e continuiamo il rapimento ... continua ecco qui il video magistralmente montato da teo ( teodirectorscut)
Di paola (del 08/04/2008 @ 19:58:09, in dBlog, linkato 1662 volte)
A Maddi, a tutti gli amici, quelli con cui ha giocato da piccolo, quelli della scuola, quelli del bar, dell’oratorio, del football, del Colibrì, del venerdì sera in pizzeria, gli amici storici di sempre, quelli più recenti, quelli della rampa, quelli conosciuti al Bomboclat, ai suoi affezionati ex colleghi del Maxi, a tutti i suoi colleghi e “principali” (si dice così?) della Df Sport Specialist, ai miei amici che sono diventati anche i suoi, a tutta la gente che ha conosciuto - anche per poco- per lavoro, interessi e passioni in comune, a tutti quelli che ha solo incontrato per caso e che si ricordano di lui, insomma, a tutti quelli a cui ha regalato, anche solo una volta, il suo splendido sorriso.
Si sa, l’inizio è sempre un po’ spiazzante, ma Lui avrebbe forse cominciato così “Ciao raga, allora?!?”, del resto è quello che diceva sempre allo specchio ogni volta che prima di uscire, immaginando di incontrare i suoi amici, indossava qualcosa di appena comprato … e mi faceva così ridere. Sono seduta in quello che chiamava “lo studio” e che io e mia mamma avevamo ribattezzato “la stanza degli orrori”, (aveva promesso di riordinarla un anno e mezzo fa circa); sono qui tra le sue cose, le sue innumerevoli riviste, i suoi colori e le sue tele, i suoi schizzi, i suoi post it (che regolarmente si ostinava a chiamare postil, ma non c’era verso di fargli cambiare idea), i suoi tanti foglietti sparsi sulla scrivania, anche la mia, i suoi soprammobili, quegli stupidi pupazzetti che insisteva a posizionare in un certo modo, le bombolette vuote, persino i tappini, una miriade di adesivi che accumulava in un cassetto appositamente comprato all’Ikea, e tanto altro ancora, un birillo del bowling, la scatola vuota del treno in miniatura che aveva dipinto al ritorno da New York, tutta una serie di attrezzi per la tavola che dimenticava appoggiati da qualche parte, insomma tutto il suo mondo e altro ancora. E tutto parla di lui, perfino le pochissime cose solo mie, lui era riuscito a renderle sue con il suo stile inconfondibile. Oggi, a solo un giorno dall’ultimo saluto “ufficiale”, prende corpo per me, e credo anche per tutti voi, un’ ancora incerta e fragile consapevolezza, nuova e aihmè tragica, quella dell’enorme vuoto. Stamattina al risveglio, dopo averlo salutato come mi sono ripromessa di fare finchè ne avrò la forza, mi sono detta “e adesso?”. Non ho trovato alcuna risposta e sono convinta che non ne troverò per lungo tempo. Dopo aver cercato qualcosa di pratico da fare mi sono venuti in mente tutti i messaggi che (così come mi hanno riferito gli instancabili amici che si stanno prendendo cura di me) voi avete cercato di mandare a lui. Eccomi qui allora: non so cosa vuole essere quello che sto scrivendo. Molti di voi hanno in questi giorni cercato di ricordarlo a vostro modo con aneddoti, pensieri, frasi mai dette e chissà, spero anch’io di darvi, attraverso queste parole, ancora qualcosa di lui, qualcosa di noi – è un modo per ringraziarvi, anche da parte sua, ne sono sicura.
Quando aveva bisogno di scrivere qualcosa per qualsiasi motivo (per il CD del matrimonio, per comprare o vendere su internet, per lavoro…) mi diceva “Allora, io te lo dico così, poi tu mettilo giù in italiano” e devo confessarvi che non sempre mi riusciva così bene di interpretare le sue idee. Sì, perché di idee ne aveva talmente tante e quando gli veniva di raccontarle incominciava dicendo “Allora, ho pensato…” e inevitabilmente gli rispondevo “Quando cominci così è perché devi dirmi una delle tue cazzate”. Alcune lo erano veramente, bisogna ammetterlo, altre invece, beh, immaginatevele, erano solo l’inizio di tutto quello che poi riusciva a fare così bene, a modo suo.
Mi piace pensare a come avrebbe raccontato la sua ultima vacanza, prima a me, quel maledetto sabato, dopo aver buttato giù le valigie in salotto e il piumino sul divano, e poi ai suoi amati amici, magari davanti a una birretta a casa nostra o fuori. E poi avrebbe trovato una scusa qualsiasi per passare dal Bomboclat, in settimana, perché quelli erano amici un po’ più difficili da riunire da noi. E di sicuro avrebbe avuto di che raccontare anche in negozio, a Angelo, e a Max che nominava sempre, alla Daniela, di cui parlava come un’amica, a tutti quelli che hanno fatto pausa pranzo con lui, quelli degli altri reparti che purtroppo non conosco ma di cui mi diceva un gran bene, quelli dei “numeri” (lui li chiamava così) e che lavoravano in ufficio, ai rappresentanti, ai clienti che, tra i tanti racconti, mi sembra di aver in qualche modo conosciuto anch’io. Non si sarebbe dimenticato poi di tutti gli altri, quelli che per vari motivi riusciva a vedere di meno, avrebbe sicuramente trovato un’occasione, un modo, per rendervi partecipi della sua immensa gioia. <
Ho scritto di getto le prime cose che mi sono venute in mente ma i ricordi sono talmente tanti e tutti così preziosi, impossibile riuscire anche solo a trovarne un ordine di importanza Ancora solo poche righe per confessare quanto sia terrorizzata di non essere all’altezza di questa dura prova che il tempo, inesorabile, renderà ancora più difficile. E infine una preghiera, che so per certo tenterete di esaudire, aiutatemi a portarlo sempre con noi. È questo quello che avrebbe voluto lui, accompagnarci sempre.
Ora il mio di saluto, “ciao scemo”.
La tua, come avrebbe detto l’amato papà Dante.
P.S. Perdonate dimenticanze, certamente non volute, nel citare i destinatari di queste mie parole. E un grazie dal cuore a tutti voi.
Di daniele10 (del 08/04/2008 @ 12:26:29, in dBlog, linkato 1453 volte)
Vogliamo ringraziare: tutti coloro che ci sono stati vicini, tutti voi che avete scritto sul blog, mandato email, foto (continuate a farlo vogliamo che il Fantastico Mondo di Giancarlo continui a vivere), tutti gli amici che c'erano ieri, tutti gli amici che erano da altre parti del mondo ma che erano presenti nei ns cuori, tutte le persone che sono state disponibili e gentili e che si sono prodigate anche solo dandoci informazioni (ad es: il personale alitalia malpensa, il personale area import malpensa, lavelli, longoni e tanti altri...), tutti i colleghi di giancarlo, tutti voi che lo avete apprezzato e che lo avete conosciuto
Grazie a tutti!!!
Sopratutto vogliamo ringraziare Paola che, nonostante il dolore, con il suo atteggiamento ha saputo dare a tutti noi la forza di affrontare questa triste situazione.
Di daniele10 (del 08/04/2008 @ 12:25:03, in dBlog, linkato 1154 volte)
Abbiamo inserito questo articolo i primi giorni dell'aprile 2008 perchè in moltissimi hanno chiesto notizie su Giancarlo, sul suo rientro in Italia e sulla cerimonia funebre. Ora che il rito si è concluso lasciamo solo l'indicazione per raggiungere il cimitero di Colnago. Tutto il resto, le informazioni e i dettagli "operativi" è stato tolto oggi 8/4/2008. Per chi non conosce la zona, riportiamo qui sotto la mappa con indicato il cimitero (clicca sui segnaposto blu per avere i riferimenti) Visualizzazione ingrandita della mappa Il Cimitero di Colnago si trova in via Don Sturzo ORARIO INVERNALE (dal 1 novembre al 31 marzo) tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 17.30 ORARIO ESTIVO (dal 1 aprile al 31 ottobre) tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 19.00 ulteriori info su www.comune.cornatedadda.mi.it
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